- Pubblicata il 18/06/2019
- Autore: NADIR
- Categoria: Racconti erotici orge
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- Pubblicata il 18/06/2019
- Autore: NADIR
- Categoria: Racconti erotici orge
SAMIRA E SUA MADRE – primo tempo - Brescia - Lucca Trasgressiva
Ciao, mi chiamo Nadir e sono italo-egiziano, ho tatto le scuole in Italia, un po' come Mahmood, quello di Sanremo. Quella sera andai a trovare la mia ragazza. Si chiamava Samira, anche lei nata in Italia da padre marocchino e madre bresciana, che però avevano divorziato. Lei (infermiera) era appena uscita per il turno di notte e la prospettiva del sesso libero con sua figlia (una vera maialina) spingeva il mio piede sul gas.
Guidai fino al suo palazzo, suonai il campanello e salii al primo piano. Immediatamente sentii dei passi che correvano verso la porta, che subito si è aperta. C'erano la mia ragazza e la sua amica Jo, e sembravano piuttosto agitate.
Samira si fece avanti e mi avvolse le braccia intorno al collo, mentre Jo rimase lì a guardarci con un sorriso sul viso. Era una ragazza 100% italiana, molto carina, più bassa della mia, piccole tette vivaci, faccia tonda e un culo molto sporgente.
Nonostante l'agitazione iniziale, in apparenza non era successo niente. Stavano sul divano a guardare la TV e bere birra, così mi sedetti anch'io.
Ero deluso dalla presenza di Jo, la vedevo come un intralcio ai miei progetti erotici e mi annoiavo.
Lei capì la situazione e, dopo un po', cercò di iniziare una conversazione sulla nostra vita sessuale. Confessò per prima di avere fatto solo sesso senza preliminari e di non avere mai fatto esperienze orali.
Io stavo sulle mie, ma Samira le stava dando tutte le informazioni che voleva. Non è che non volessi che lei dicesse qualcosa, però non mi sentivo a mio agio.
Cominciarono a parlare di posizioni, tecniche e cose del genere. Io continuai a sentire la loro conversazione mentre guardavo la TV, finchè la mia ragazza (troppa birra) non ebbe una sciagurata idea.
- Hey gente, mia madre ha un paio di cose peccaminose in camera da letto... andiamo a vederle?
Si alzarono entrambe e io le seguii dopo aver spento la TV.
La stanza era chiusa, buia, con solo una piccola lampada in cima al comò. Samira entrò fermandosi sul lato del letto matrimoniale, alto e robusto.
Subito notai che aveva delle corde legate a ciascuno dei quattro angoli del telaio.
Jo stette zitta e anch'io rimasi sorpreso.
CONTINUA
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